Entrano in una riserva naturale e sparano ai conigli.

Non c’è davvero mai fine allo scempio compiuto dall’uomo sulla natura e non bastano le leggi a fermarlo, per non parlare poi di un’etica che dovrebbe impedire certi atti scellerati e a dir poco vandalici.

L’ennesima storia aberrante riguarda un gruppo di quattro uomini siciliani, la cui età varia dai 32 ai 27 anni, dunque non hanno nemmeno la giustificazione di essere ragazzi inconsapevoli con la voglia di trasgressione.

I quattro entrano in una riserva naturale vicino a Caltanissetta che si chiama Sugherettà e muniti illecitamente di armi decidono bene di sparare a dei conigli, protetti in questo parco.

Ora sul fatto che l’ignoranza dilaghi e mieta vittime continue non v’è tristemente più l’ombra di alcun dubbio, ma sperare di farla franca in un’area del genere ha dell’assurdo.

Infatti sono stati tutti arrestati con le accuse di possesso illecito di armi, violazione delle norme sulla caccia e ricettazione.

Chissà cosa dirà l’avvocato in loro difesa, pensavano di essere forse in una festa patronale dove si portano i bimbi a sparare agli oggetti per vincere un peluche, quei conigli invece erano vivi e vegeti.

Sarebbe come entrare in un parco e aprire il fuoco contro delle papaerelle, c’è gente a cui bisognerebbe insegnare le norme del vivere civile di nuovo dalle basi.

 

 

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