Come fanno i camaleonti a cambiare colore?
Il camaleonte è un animale che è difficile da identificare con dei tratti fisici comuni, infatti una delle sue maggiori stranezze è di poter variare di dimensioni da esemplare a esemplare, partendo dai tre centimetri e arrivando a mezzo metro, uno scarto davvero notevole.
Veniamo alla più chiacchierata e famosa caratteristica di questi animali, sarebbe a dire la loro capacità di cambiare colore a seconda dell’ambiente in cui si trovano con la funzionalità di arrivare a mimetizzarsi.
Loro all’interno della loro pelle, nello strato più profondo sono dotati di molteplici pigmenti colorati giallo, rosso e blu, i colori primari per intenderci che danno origina a tutti gli altri della scala cromatica.
Questi pigmenti seguono gli impulsi del sistema nervoso che a loro volta vengono innescati dal senso della vista.
Per essere più chiari, loro vedono qualcosa di un determinato colore, scatta l’ordine ai nervi di premere sui pigmenti e riprodurre la stessa tonalità.
Infatti quando un camaleonte perde la vista non sarà mai più in grado di mutare il suo colore e resterà grigiastro per tutta la vita.
Le due cose sono dunque strettamente e ineluttabilmente collegate.
Camaleontico può significare allora qualcuno che sa ben reagire alla realtà adattandosi con una certa immediatezza.