Chissà cosa pensano i cavalli del Palio di Siena

Il cavallo è l’animale che esprime libertà per antonomasia, forse per quel suo incedere convinto o per la criniera che muovendosi dona un certo senso di infinito.

In verità però molte volte l’utilizzo che se ne fa è sbagliato e triste.

Atavico esempio di questo problema è il Palio di Siena che da sempre sucita le numerose polemiche degli animalisti convinti e anche di quelli che semplicemente la trovano una cosa evitabile.

Il Palio è di certo una manifestazione storica importantissima, che rappresenta Siena e le sue contrade, che crea un’atmosfera suggestiva e irripetibile.

Certo, un cavallo non la penserebbe cosi.

Infatti il comitato degli animalisti ha protestato a voce alta in moltelpici occasioni.

Bisognerebbe comunque discutere su questo tema in maniera molto approfondita, in nome del fatto che negli anni nel corso delle gare a Siena sono morti oltre cinquanta cavalli innocenti, che hanno solo il difetto di correre velocemente dunque si prestano a questo rischio.

La corrida in Spagna ricalca lo stesso scempio, anzi ad essere sinceri è molto più spietata, ci sono radici storiche dei popoli che non vanno fatte cadere nell’oblio, nè messe da parte, ma potrebbero restare nella memoria in nome del progresso, della civilizzazione e del rispetto verso gli animali che il tempo ci ha aiutato ad pttenere.

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