Il pesce rosso, tra storia e tradizioni
La specie dei pesci rossi ha una storia che vanta un’antichità tutt’altro che trascurabile, il nome originale è Carassius Autarius e ha origini cinesi.
Lo si coprì quasi per caso mentre nuotava, dopo averlo notato perchè simile alla carpa ma con doraure bronzee e rosse sfavillanti fu subito messo in un lago artificiale, per farlo vivere in cattività, riprodursi e dar vita all’intera specie.
Il più famoso e diffuso è il pesce rosso comune, poi si ha la cometa che una coda leggiadra e biforcuta e molte altre varietà tutte molto belle ed eleganti.
Per lungo tempo dunque questo pesce fu visto come prestigioso ed elegante, con l’andare degli anni è stato sempre più sostituito con altre tipologie ricercate ed esotiche.
Nonostante questo lui sopravvive ed è spesso in case con bambini che lo vedono come un amico e un compagno con cui condividere alcuni momenti.
Dite la verità, chi di noi da piccolo non ha inserito le dita in un vaso d’acqua con un pesciolino del genere sperando che giungesse a galla e poi con fierezza poter affermare di averlo toccato.
Forse si è un pò affievolita questa pratica, eppure per una certa generazione di feste patronali e sagre questo ha avuto un significato importante.